la Morfologia del Verbo
⇨ Forma Passiva con si Passivante
testo - pag.1
UOVA IN FRITTATA metodo generale
(da http://ivanaincucina.over-blog.it/pages/UOVA_IN_FRITTATA_E_OMELETTE-4345961.html)
- Per fare delle belle e buone frittate occorre che la padella sia a fondo liscio e che si usi sempre la medesima padella per fare solo la frittata, e deve avere i bordi svasati.
Secondo i FRANCESI ci vogliono 5 g di burro o di olio e 1 presina di sale per ogni uovo.
- Le uova si sbattono appena appena con una forchetta per amalgamare il rosso con il bianco: NON SI DEVE INSISTERE SULLO SBATTIMENTO, NE ' SI DEVONO USARE FROLLINI, O PEGGIO FRULLATORI MECCANICI.
(proff. Arnoldi e Paini)
guida - pag.1
Le forme evidenziate nel testo indicano un'azione passiva, cioè subita dal soggetto: ad esempio, "le uova si sbattono" equivale a dire "le uova vengono/sono sbattute". Ciò che non è espressa è la persona che compie l'azione: da chi vengono sbattute le uova? Da qualcuno, certo, ma indefinito, generico. Questo è il senso profondo dell'uso del si passivante, indicare un'azione passiva senza specificare da chi viene compiuta, in quanto tale indicazione non è necessaria. Il valore del messaggio è assoluto e generico.
(proff. Arnoldi e Paini)
teoria - pag.1
Il si passivante è il si che dà valore passivo alla terza persona singolare e plurale di un verbo transitivo attivo a cui si accompagna.
Esempi:
si vede il cielo = il cielo è visto
si odono dei suoni = dei suono sono uditi
Attenzione: il si passivante non va confuso con il si pleonastico
Il si pleonastico esprime una maggiore partecipazione del soggetto all'azione del verbo
Esempi: - Matteo si è mangiato tutto il dolce
- Luca si è bevuto tutto il vino
(proff. Arnoldi e Paini)
esercizi - pag.1
Esercizio 1. Trasforma le forme con il si passivante in forme passive "regolari", ad esempio "si sbattono" = "sono sbattute".
Esercizio 2. Spesso le ricette vengono presentate in forma attiva, rivolte ad un tu, lettore x: "metti la pentola sul fuoco…". Trasforma il testo proposto come se tu dettassi la ricetta ad un amico.
(proff. Arnoldi e Paini)